* Falso positivo: Un falso positivo si verifica quando l'IDS contrassegna un evento come dannoso (un'intrusione) quando è effettivamente benigno. Ciò significa che il sistema ha sollevato erroneamente un avviso. Pensalo come un "grido di lupo" che risulta non essere nulla.
* Esempio: Un utente interno legittimo che accede a un database in un tempo insolito potrebbe attivare un avviso se l'IDS è configurato in modo troppo sensibile. Questa attività, sebbene forse sospettosa, potrebbe essere perfettamente normale per il ruolo di quell'utente.
* Falso negativo: Un falso negativo si verifica quando gli ID non riescono a rilevare una vera intrusione o un'attività dannosa. Questo è un avviso mancato, che potenzialmente lascia il sistema vulnerabile. Pensalo come il "lupo" in realtà appare, ma nessuno se ne accorge.
* Esempio: Un aggressore sofisticato potrebbe usare un exploit zero-day (una vulnerabilità non ancora nota agli ID) o sfuggire al rilevamento attraverso tecniche furtive. Gli ID non avrebbero registrato l'attacco.
L'equilibrio tra falsi positivi e falsi negativi è cruciale per un'implementazione di IDS efficace. Un sistema con troppi falsi positivi può portare a "fatica avviso", in cui gli amministratori ignorano gli avvisi a causa del loro volume puro. Al contrario, un alto tasso di falsi negativi lascia il sistema vulnerabile agli attacchi reali inosservato. Trovare l'equilibrio ottimale richiede un'attenta messa a punto degli ID e una comprensione approfondita dell'ambiente che monitora.
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