Ecco una rottura:
* licenze permissive (generalmente ok): Licenze come la licenza MIT, le licenze BSD (vari gusti) e la licenza Apache 2.0 generalmente consentono l'inclusione nel software commerciale con restrizioni minime. Spesso devi solo includere l'attribuzione corretta come specificato nella licenza. Questo di solito è un semplice avviso di copyright.
* licenze copyleft (spesso problematiche): Licenze come GPL (GNU General Public License) e LGPL (GNU Lesser General Public License) sono licenze * copyleft *. Questi richiedono che se si incorporano software con licenza GPL nell'applicazione, l'intera applicazione deve essere rilasciata anche nell'ambito del GPL. Ciò significa che non è possibile vendere un'applicazione proprietaria che utilizza il codice con licenza GPL. L'LGPL è più indulgente, spesso consentendo il collegamento a librerie con licenza LGPL senza richiedere che l'intera applicazione sia aperta, ma è cruciale un'attenta revisione della versione specifica LGPL.
* Altre licenze: Molti progetti freeware usano le proprie licenze personalizzate. Sempre leggi attentamente la licenza Accompagnando il freeware. Questo è l'unico modo per sapere con certezza se è consentito includerlo in un prodotto commerciale.
In breve: non puoi Supponiamo che il freeware sia libero di utilizzare commercialmente. Controlla sempre la licenza. La mancata osservanza dei termini della licenza può comportare un'azione legale, comprese le cause di violazione del copyright. In caso di dubbio, contattare il titolare della licenza per chiarimenti.
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